Topolino, celebre personaggio della nostra infanzia, in questa nuova avventura gallaratese veste i panni di gioielliere!!!
Presa carta e penna Montegrappa, abbozziamo il famoso “topolino” dalle grandi orecchie tonde, guantoni bianchi, braghette rosse e scarpettone color oro… I ricordi tornano a quando eravamo bambini, recuperiamo la videocassetta del famoso “Fantasia”, l’ultima uscita del fumetto, il numero 3000 e la pagina iniziale della prima uscita nel 1932: c’è qualcosa di strano nell’aria, dall’impianto di areazione arriva un forte vento, la videocassetta inizia a barcollare sul tavolo fino a cadere. La custodia si apre, fuoriesce del fumo multicolore che in un vortice rapisce il nostro disegno e per magia si materializza il nostro amico Topolino. Nei panni di un gioielliere della sua epoca con monocolo tondo, montatura rigorosamente in oro bianco, giacca e panciotto dai bottoni dorati, orologio tasca con catena in oro massiccio esclama: “Ragazzi mi avete chiamato!?! Servono consigli sul vostro lavoro antico e nobile come i vostri metalli?” Sgomentati e allibiti non sappiamo come rispondere, un gioielliere d’eccezione a nostra disposizione e non ci escono le parole di bocca! D’altronde vorremmo vedere voi nei nostri panni. La biro Montegrappa ci scivola di mano, guardiamo l’orologio Nava al nostro polso e le lancette corrono magicamente al contrario, stiamo forse tornando bambini? Topolino ci guarda, sorride e strizza l’occhio: “Su su ragazzi che non ho tempo da perdere: ho lingotti da fondere, diamanti da incassare e perle da infilare!!! I vostri gioielli Federici mi piacciono davvero tanto e visto che ve ne state zitti forse non avete bisogno del mio aiuto. Torno al mio banchetto che lima e seghetto mi aspettano!”. Così come è apparso, il nostro amico gioielliere scompare in una nuvola di fumo lasciando il nostro disegno sul tavolo, ci guardiamo, stiamo zitti, forse entrambi abbiamo paura di chiedere all’altro se era vero, forse stavamo solo sognando… Sempre in silenzio prepariamo le vetrine, il numero 3000 in bella vista, la pagina del 1932 di fianco e la videocassetta di “Fantasia” dall’altra parte. Ci guardiamo ancora e stiamo zitti, uno sguardo cade sul tavolo verso il disegno, Topolino sembra strizzarci l’occhio, entrambi ridiamo e ci sediamo a leggere il nostro fumetto preferito…
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